Accademia, “Aκαδήμεια” fu il nome con il quale fu conosciuta la scuola fondata da Platone ad Atene.
Fondata nel 387 a.C., esistette, seppur attraverso varie fasi, fino a dopo la morte di Filone di Larissa. Anche se vari filosofi continuarono ad insegnare la filosofia platonica ad Atene in epoca romana, fu solo all’inizio del V secolo che una nuova scuola venne fondata come centro del neoplatonismo e cessò la sua attività nel 529, quando l’imperatore Giustiniano I ordinò la chiusura di tutte le scuole filosofiche pagane nell’impero bizantino, in cui il cristianesimo era stato imposto come religione di Stato.
Rappresentò per tutta l’età antica il simbolo della filosofia platonica e ancora Plutarco, in piena età imperiale, definiva se stesso e i pensatori che come lui si rifacevano a Platone come “accademici” (akademikoi).
La scuola di Atene è uno degli affreschi più famosi al mondo, e anche uno dei più ricchi di significati simbolici della storia dell’arte. Raffaello ha dipinto una “scuola filosofica” ideale che rappresentasse la conoscenza e il suo farsi: ben cinquantotto personaggi, ognuno diverso e con una storia da raccontare.
Lo straordinario affresco che decora la Stanza della Segnatura ai Musei Vaticani, è conosciuto come “La scuola di Atene”, ma questo titolo non è affatto stato attribuito da Raffaello: si diffuse solo a partire dal XVII secolo, e a parere di molti critici esso è incoerente, dato che tecnicamente non è mai esistita una “scuola di Atene”. Tuttavia, al di là della effettiva “storicità” dell’affresco di Raffaello, che peraltro ha una forte funzione celebrativa nei riguardi di Giulio II e delle sue politiche e non è quindi puramente rappresentativo, è la prima volta, forse l’unica, che un artista raffigura la filosofia non come rigida icona, ma nel suo “farsi”: il movimento dei personaggi, le azioni, i gruppi, fissano il perenne movimento del pensiero attraverso i secoli. Due sono i protagonisti in primo piano, Platone (raffigurato con il volto di Leonardo da Vinci) e Aristotele. Ma il magnifico affresco di Raffaello raffigura, oltre a loro, altri cinquantasei personaggi.
La prima Accademia d’arte del mondo fu quella istituita a Firenze da Giorgio Vasari nel 1563.
L’accademia di belle arti, in Italia, è una Istituzione di alta cultura (istituto universitario), parte del comparto universitario dell’alta formazione artistica, musicale e coreutica (AFAM), dedicato all’arte visiva, all’arte applicata e alla storia dell’arte. Rilasciano diplomi accademici di primo livello (laurea) e di secondo livello (laurea magistrale) mentre il previgente ordinamento, ai fini dei pubblici concorsi e dell’insegnamento, è equiparato sia ai diplomi accademici di secondo livello sia alle attuali lauree magistrali universitarie.
La storia siamo noi, gli eventi storici, l’Arte, la rappresentazione che Raffaello ha voluto fare di Platone, raffigurato con il volto di Leonardo da Vinci, riconducono inevitabilmente alla nostra Accademia di Belle Arti, alla nostra Piattaforma di E-Learning e ovviamente a quello che oggi una Accademia di Belle Arti può rappresentare nel mondo delle Arti, della Cultura e del Lavoro.
I nostri studenti, che sono mossi inevitabilmente dalla passione e dalle abilità artistiche sono nello stesso tempo “Studenti dei nostri Tempi” sono giovani nati in un periodo temporale diverso dal nostro, che non avevamo gli strumenti che loro hanno oggi.
Strumenti che pervadono la nostra e la loro vita, che li accompagnano nella crescita e inevitabilmente negli Studi e nell’ Istruzione, ormai in maniera trasversale. Strumenti che oltre ad agevolare, implementare e arricchire, non solo la didattica, ma che sono presenti nel mondo del lavoro, nelle aziende, nelle industrie, rendono la stessa molto più adeguata ai tempi e principalmente ne fanno per i giovani una didattica fortemente attrattiva, senza mai perdere di vista lo studio delle materie di base, che costituiscono il bagaglio culturale che li accompagnerà nel percorso della loro vita di artisti e di lavoratori.
Dalla rappresentazione grafica e artistica del dipinto della “Scuola di Atene” di Raffaello ad una rappresentazione grafica, che non ha sicuramente gli stessi significati di bellezza ed artistici, ma che ci fanno esattamente capire visivamente il grande cambiamento del periodo che viviamo
Una rappresentazione grafica sicuramente meno artistica, ma che visivamente riproduce fedelmente, anche se non ci rendiamo conto o vogliamo non rendercene conto, la dimensione dentro la quale viviamo
Ci incamminiamo verso una via che ci porta inesorabilmente da una “Aκαδήμεια” ad una Accademia digitale.
A tutto ciò si legano i tre progetti di ricerca applicata alle Arti che conduciamo da diversi anni:
L’Accademia Internazionale delle Arti e dei Mestieri 4.0.
I Percorsi di Alta Formazione Cert-Art
DDI-NET